341. In verso si usa pure qual nel senso di qualunque, riferito più spesso a persona. Ivi fa che il tuo vero Qual io mi sia, per la mia lingua s'oda. Petrarca. E invece di chi o chiunque. Vidi cose che ridire Nè sa ne può qual di lassù discende. Dante.

Pronomi relativi con l'avverbio mai
342. Nelle frasi dubitative o interrogative i relativi si rafforzano coll'avverbio mai. Chi mai? Che mai? che cosa mai? qual mai? quanto mai? - Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso Macchionami anzi (avanti) il natale? Leopardi.

Gli articoli
Natura dell'articolo
343. La nostra lingua, pittoresca com'essa è di natura, usa far precedere i nomi sostantivi, o qualunque parola adoperata a maniera di nome sostantivo (quando venga riguardata come cosa individua), da una voce dimostrativa, sempre proclitica, detta articolo, che, come osservammo nella Grammatica (I, II, 3 e 9) risulta da due pronomi: il o lo, la, ed un, una.

344. Differiscono fra loro in ciò, che il primo indica l'individuo in particolare (come quel tale); il secondo lo indica in generale. cioè semplicemente come appartenente a un dato genere (uno di quelli). Il primo dicesi articolo determinato, il secondo indeterminato. Mediante gli articoli possono divenire sostantivi tutte le parti del discorso (vedi addietro, cap. I, § 16).

Articolo determinato
345. L'articolo il lo la adunque si premette ai nomi sostantivi, quando sono adoperati individualmente in un senso determinato. I nomi possono essere determinati da sè stessi, o determinarsi dal contesto del discorso.

Nomi determinati di per sé
346. Nomi determinati da sè stessi son quelli che significano cose uniche in natura, p. es. il sole, la luna, la terra; i nomi di materia, l'oro, il rame, il vino; i nomi proprii di nazioni, di grandi isole, di fiumi, di monti, di laghi, p. es. la Francia, la Corsica, il Tevere, l'Appennino ecc. ecc.; i nomi usati in senso d'antonomasia, p. es. la società, la Provvidenza - La calamita ha due nemici: l'uno è il fuoco, il quale toglie affatto la virtù sua di tirare; l'altro è il diamante, il quale non toglie a lei veramente la sua virtù, ma le toglie l'uso. Segneri.

347. Quanto alle eccezioni, vedi più oltre.