Eccetera

Due parole, due, sull’avverbio eccetera(dal latino et cetera) vale a dire e le altre cose, e il resto, il rimanente.
Si adopera — nello scritto e nel parlato — per omettere cose facilmente comprensibili o simili. Si usa, insomma, per sottintendere o per evitare tutto ciò che segue di una enumerazione, di una citazione di cui siano già stati espressi i vari elementi: l’articolo, l’aggettivo, il sostantivo eccetera sono parti del discorso.
Nello scritto si abbrevia in ecc.(si può trovare anche abbreviato alla francese in etc., ma in buona lingua è assolutamente da evitare) e non si fa precedere e seguire dalla virgola.
Si può anche adoperare — forse pochi lo sanno — come sostantivo maschile invariabile: avresti potuto evitare tutte queste ripetizioni con alcuni eccetera.
PS: Taluni fanno seguire ecc. dai puntini di sospensione. Da evitare assolutamente. Si veda, in proposito, questo collegamento:
Forum Accademia della Crusca

10-11-2016 — Autore: Fausto Raso