Sfrondare

Ci scrive Agostino, da località imprecisata: « Buongiorno, prof. Raso! Seguo con interesse la sua rubrica. Ho un dubbio concernente il verbo "sfrondare". Mi potrebbe rassicurare sulla bivalenza sintattica del verbo in questione e sul costrutto? Sfrondare il ramo delle foglie o sfrondare il ramo dalle foglie? La seconda opzione a me sembra errata; ammesso che il verbo si coniughi al passivo, non è ipotizzabile un agente più che una causa efficiente? Il ramo fu sfrondato delle foglie da Mario. Infine delle foglie non è complemento di privazione? »

Gentile Agostino, sì, il verbo sfrondare ha una bivalenza sintattica avendo due attanti (soggetto e complemento) e si costruisce con la preposizione di (semplice o articolata). Il verbo significa, infatti, privare , e ci si priva di qualcosa, non da qualcosa.
La seconda opzione, quindi, come giustamente osserva, non è corretta anche se si può trovare nell'uso corrente.
Quanto a delle foglie è un complemento di privazione.
Sfrondare, infine, si può adoperare come intransitivo pronominale (la pianta comincia a sfrondarsi). Essendo transitivo, inoltre, si può usare anche nella forma riflessiva (a mio avviso, però, impropriamente) e passiva, e colui che sfronda è, per l'appunto, un complemento di agente.
Si può avere, però, anche un complemento di causa efficiente: l'albero è stato sfrondato dal vento.
Coloro che si imbattono per la prima volta nel termine linguistico attante possono cliccare su questo collegamento: Wikipedia - Attante

04-01-2017 — Autore: Fausto Raso