Il plurale dei nomi in -orio

Alcuni vocabolari (ma forse tutti) ritengono che il plurale dei nomi in -orio si faccia regolarmente, vale a dire sopprimendo la desinenza finale -o: il dormitorio, i dormitori. Dissentiamo totalmente.
Poiché l’argomento ci sembra della massima importanza riteniamo sia il caso di specificare che tutti i sostantivi che finiscono in “-orio” nella forma plurale prendono la doppia i (ii): l’oratorio, gli oratorii. Seguendo questa semplice regoletta saremo sicuri di non trovarci mai in difficoltà e, quindi, di non cadere in errore o creare ambiguità.
Il plurale di oratore, per esempio, potrebbe confondersi con il plurale di oratorio. Per non creare confusione diremo, per tanto, che gli oratori hanno tenuto una conferenza negli oratorii.
Ancora. Il plurale di dormitorio (con una sola i) potrebbe confondersi con il plurale di dormitore, voce arcaica ma pur sempre esistente.
Alcuni linguisti consigliano, in proposito, di segnare l'accento grafico sul plurale dei sostantivi in -orio per non confonderlo con il plurale di parole simili: direttòri (plurale di direttorio) e direttóri (plurale di direttore).

22-09-2012 — Autore: Fausto Raso