Ancora sul verbo prendere

Continuiamo la nostra parziale carrellata sull’abuso del verbo prendere che, il più delle volte, si può sostituire con verbi più appropriati. Vediamo, dunque.

La mamma di Giovanna era andata a prendere (attingere) acqua alla fontana della piazza; i soldati di cavalleria presero (impugnarono)  la sciabola e si lanciarono contro il nemico che avanzava; il giovanotto, finalmente, riuscì a prendere (carpire) il suo segreto; il giovane impiegato, sospettato di aver preso (sottratto) dei documenti importanti, è stato, ovviamente, licenziato; la fanciulla è stata presa (rapita) dai banditi e condotta in un luogo nascosto; il grande ricercato è stato preso (catturato) e consegnato alla giustizia; il nuovo papa ha preso (assunto) il nome di Benedetto; il neonato abbandonato nel cassonetto è stato preso (adottato) da una famiglia facoltosa; stia tranquillo, signore, mi prendo (assumo) io la responsabilità.

21-06-2014 — Autore: Fausto Raso