Prendere: uso e... abuso

Il verbo prendere, molto spesso, viene adoperato in luogo di altri più appropriati e ciò a discapito della fluidità dei nostri scritti. Vediamo, per tanto e per sommi capi, piluccando qua e là come il verbo prendere può benissimo essere sostituito con altri che fanno alla bisogna. Come il solito in corsivo il verbo incriminato e in parentesi quello giusto.

Dopo il pauroso incidente i soccorritori presero (sollevarono) il poveretto, a terra e privo di sensi, e lo trasportarono al più vicino pronto soccorso; Giuseppe, vai a prendere (cogliere) delle mele nel nostro giardino, io, intanto, andrò in cantina a prendere (spillare) del vino dalla botte; la poveretta prese (strinse) tra le braccia il suo bambino, scampato miracolosamente al disastro; per il suo atto eroico il militare ha preso (ricevuto, meritato) la medaglia al valore civile; giunti a Pisa prendemmo (noleggiammo) un’automobile e visitammo la città; il poliziotto ha preso (afferrato) il bandito per un braccio, lo ha ammanettato e fatto salire sul cellulare; all’improvviso l’uccello prese (spiccò) il volo lasciando interdetto il cacciatore; con questi sbalzi di temperatura è molto facile prendersi (buscarsi) un raffreddore; il malvivente è stato preso (colto) sul fatto.

28-06-2014 — Autore: Fausto Raso