albergàre
al|ber|gà|re
pronuncia: /alberˈgare/
verbo intransitivo
1 (AVERE)
avere o prendere alloggio, risiedere; stare ad albergo alberga in una misera pensione | in vacanza alberga in luoghi lussuosi | albergare in una pensione | alberga in una vecchia locanda | quando sono in città, albergo al Bellavista | ne' monti di Luni, dove ronca / lo Carrarese che di sotto alberga [Dante] | piacciavi d'insegnarne, per ciò che stranier siamo, dove noi possiamo meglio albergare [Boccaccio] | né tanti augelli albergan per li boschi [Petrarca] | se de' nostri affanni / cosa veruna … nell'aprica / terra s'alberga o nell'equoreo seno Leopardi
2 (AVERE)
figurato di sentimenti o pensieri: trovarsi, risiedere nell'animo o nella mente nel suo cuore albergano nobili sentimenti | un pensiero di vendetta alberga nella sua mente | nel suo animo alberga l'invidia | sentimenti contrastanti albergano nel suo cuore | sentimenti così vili non albergano nel mio petto; il dolor che deve albergar meco [Foscolo]
3 letterario dormire insieme con molto piacere cenò e albergò con la donna [Boccaccio]
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verbo transitivo
1 dare alloggio, dare albergo, ospitare albergare amici in casa propria | albergare i senzatetto in strutture d'emergenza | il Palazzo albergò uomini illustri | mi dové albergare quella notte in casa sua [Alfieri]
2 figurato letterario in senso spirituale: accogliere in sé, coltivare nel proprio animo albergare odio nel cuore | alberga nobili sentimenti | alberga sentimenti meschini | albergare sentimenti di odio | nel suo cuore albergava grande generosità | albergare nel cuore sentimenti di rancore | intorno al sen che alberga tanto amore [Carducci] | villa del Douro, / che … albergò ne la indifferente calma / tanto dolore! [Carducci]
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albergàrsi
al|ber|gàr|si
pronuncia: /alberˈgarsi/
verbo pronominale intransitivo
letterario albergare, risiedere la sanguinosa stanza / dove s'alberga un orribil gigante [Ariosto]
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al|ber|gà|re
pronuncia: /alberˈgare/
verbo intransitivo
1 (AVERE)
avere o prendere alloggio, risiedere; stare ad albergo alberga in una misera pensione | in vacanza alberga in luoghi lussuosi | albergare in una pensione | alberga in una vecchia locanda | quando sono in città, albergo al Bellavista | ne' monti di Luni, dove ronca / lo Carrarese che di sotto alberga [Dante] | piacciavi d'insegnarne, per ciò che stranier siamo, dove noi possiamo meglio albergare [Boccaccio] | né tanti augelli albergan per li boschi [Petrarca] | se de' nostri affanni / cosa veruna … nell'aprica / terra s'alberga o nell'equoreo seno Leopardi
2 (AVERE)
figurato di sentimenti o pensieri: trovarsi, risiedere nell'animo o nella mente nel suo cuore albergano nobili sentimenti | un pensiero di vendetta alberga nella sua mente | nel suo animo alberga l'invidia | sentimenti contrastanti albergano nel suo cuore | sentimenti così vili non albergano nel mio petto; il dolor che deve albergar meco [Foscolo]
3 letterario dormire insieme con molto piacere cenò e albergò con la donna [Boccaccio]
Indicativo presente: io albergo, tu alberghi
Passato remoto: io albergai, tu albergasti
Participio passato: albergato
Passato remoto: io albergai, tu albergasti
Participio passato: albergato
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verbo transitivo
1 dare alloggio, dare albergo, ospitare albergare amici in casa propria | albergare i senzatetto in strutture d'emergenza | il Palazzo albergò uomini illustri | mi dové albergare quella notte in casa sua [Alfieri]
2 figurato letterario in senso spirituale: accogliere in sé, coltivare nel proprio animo albergare odio nel cuore | alberga nobili sentimenti | alberga sentimenti meschini | albergare sentimenti di odio | nel suo cuore albergava grande generosità | albergare nel cuore sentimenti di rancore | intorno al sen che alberga tanto amore [Carducci] | villa del Douro, / che … albergò ne la indifferente calma / tanto dolore! [Carducci]
Indicativo presente: io albergo, tu alberghi
Passato remoto: io albergai, tu albergasti
Participio passato: albergato
Passato remoto: io albergai, tu albergasti
Participio passato: albergato
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albergàrsi
al|ber|gàr|si
pronuncia: /alberˈgarsi/
verbo pronominale intransitivo
letterario albergare, risiedere la sanguinosa stanza / dove s'alberga un orribil gigante [Ariosto]
Indicativo presente: io mi albergo, tu ti alberghi
Passato remoto: io mi albergai, tu ti albergasti
Participio passato: albergatosi/asi/isi/esi
Passato remoto: io mi albergai, tu ti albergasti
Participio passato: albergatosi/asi/isi/esi
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Proverbi
nella casa dove manca castità, non alberga felicità
alberetto (s. masch.)
albergagione (s. femm.)
albergamento (s. masch.)
albergante (part. pres.)
albergante (agg. e s. masch. e femm.)
albergare (v. intr.)
albergare (v. trans.)
albergarsi (v. pron. intr.)
albergaria (s. femm.)
albergato (part. pass.)
albergatore (s. masch.)
albergazione (s. femm.)
albergheria (s. femm.)
alberghetto (s. masch.)
alberghiero (agg.)
alberghiero (s. masch.)
albergo (s. masch.)
alberguccio (s. masch.)
Alberico (nome pr. masch.)
alberino (s. masch.)
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