ìo, Ìo 1
ì|o, Ì|o 1
pronuncia: /ˈio/
sostantivo maschile
1 il proprio essere, la propria persona, in quanto coscienza individuale di sé il suo io emerge da ogni suo discorso | è tutto gonfio del suo io | pensare esclusivamente al proprio io | è tutto concentrato sul suo io | il culto esagerato dell'io | è un egoista che pensa solo al proprio io | mette il proprio io davanti a tutto | nel proprio io chissà come soffriva | quell'io che già tra selve e tra pastori / di Titiro sonai l'umil sampogna [Caro]
2 filosofia (specialmente con iniziale maiuscola) il soggetto che ha personalità e coscienza di sé, contrapposto al mondo esterno, al non io
3 psicologia (specialmente con iniziale maiuscola) organizzazione unitaria delle esperienze soggettive, acquisita gradualmente attraverso i rapporti con gli altri e il mondo circostante
4 psicologia (specialmente con iniziale maiuscola) in psicoanalisi, la più coerente delle tre istanze psichiche, che ha la funzione di adattare l'individuo alla realtà esterna mediando le pulsioni dell'Es e le esigenze del Super–Io
ìo 1
ì|o 1
pronuncia: /ˈio/
pronome
* pronome personale maschile e femminile di prima persona singolare; nell'uso letterario è troncato in i', e nell'uso toscano, in posizione proclitica, è troncato in e'
1 è usato dalla persona, o dalla cosa personificata, che parla per riferirsi a sé stessa; il plurale è noi; si usa solo in funzione di soggetto, nei casi obliqui gli corrispondono la forma tonica me o le forme atone me e mi io lavoro di sera | questo l'ho fatto io | io sono stanco | io vado | io vengo
2 è generalmente sottinteso quando la persona è chiaramente indicata dalla forma verbale vengo lunedì | ci vado da solo | torno subito | vado via | sto parlando | verrò presto | vengo subito
3 si esprime sempre, per evitare ambiguità, quando il verbo è al congiuntivo no, che io sappia | è opportuno che io vada via | non credi che io abbia ragione | è meglio che io vada | credi che io non sia stanco? o in frasi ellittiche in cui il verbo è sottinteso chi ha parlato? — Io | ricco io? | chi è disponibile? — Io | tu hai capito? io no | e allora io?, quando i soggetti sono più di uno i miei amici ed io | io e il mio amico ce ne siamo andati | mio padre e io abitiamo vicini | né io né voi lo sapevamo | voi potete permettervelo, io no | io e te andremo in vacanza in Grecia | lui e io finiremo il lavoro | né io né voi siamo responsabili | io e mio fratello siamo diversi, nelle contrapposizioni e nei paragoni, soprattutto quando il verbo non sia ripetuto dillo tu, io preferisco tacere | non puoi avere tante preoccupazioni quante ne ho io | io l'ho fatto, non lui | io ho risposto meglio di lui | tu lo puoi fare, io no | io sono stato più sincero di te | tu ne sai quanto ne so io, con valore enfatico, in inizio di frase io sì che so com'è andata | io farò così, tu comportati come credi | io troppe volte in giovinezza risi [Sbarbaro] e, in genere, quando si vuole dare al soggetto una particolare evidenza pensi che io non lo ricordi? | credeva che io non lo conoscessi | l'ho visto io stesso | voglio venire anch'io | nemmeno io ne sono sicuro | proprio io devo farlo? | io ti dico che non è vero | lo farò io! | io, dire una cosa simile? | io non ne ho nessuna colpa | io non c'entro | ci penso io | te lo do io, il motorino
4 posposto al verbo o in finale di frase per dare enfasi al soggetto e allo stato in cui si trova, o per esprimere minaccia più o meno vaga, aspirazione, desiderio e simili vedendo io tutto quel disordine … | penso a tutto io | ti insegno io a fare il gradasso! | sono io che ci vado di mezzo | gli insegno io a fare il furbo! | ci son qua io per aiutarti | potessi essere io come te! | glielo farò vedere io | te la farò vedere io | ma, dico io, non si potrebbe … ? | glielo spiegherò io | potessi avere io la tua età | studia, te lo dico io! | vorrei essere io al suo posto | verrò io | ci vado io | so io cosa ci vorrebbe | avessi io la sua intelligenza! | ve lo dico io! | so io quello che ho sofferto | sono io la vittima | so ben io ciò che ci vorrebbe per lui | riuscissi a farlo io! | gl'insegnerò io come deve fare
5 si rafforza mediante un aggettivo o un avverbio, specialmente da stesso, medesimo, anche, neanche, nemmeno, proprio, appunto, solo, solamente, perfino e simili proprio io dovrei farlo? | io stesso ne sono convinto | sono stato appunto io a dirlo | vengo proprio io | lo vidi appunto io! | non sono stato informato nemmeno io | e proprio io dovrei andarci? | verrò io stesso | lo farò io stesso | io, per me, non so cosa farci | anch'io lo saprei fare | non vengo nemmeno io | non lo so nemmeno io | neanch'io potrei dubitarne | neppure io sono stato invitato | neanch'io ero stato informato | io medesimo posso garantirlo | vengo io stesso | glielo dirò io stesso | vengo anch'io | proprio io ho vinto
6 può avere anche funzione di complemento predicativo del soggetto con i verbi copulativi essere, sembrare, parere ecc. quando il soggetto è sempre la prima persona
7 è ripetuto all'inizio e alla fine della frase, per dare maggiore efficacia all'affermazione, per renderla più energica io l'avevo detto, io! | io debbo subirne le conseguenze, io! | io vi andrò, io! | io devo fare tutto, io! | io il ti so dire io [Boccaccio]
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pronuncia: /ˈio/
sostantivo maschile
1 il proprio essere, la propria persona, in quanto coscienza individuale di sé il suo io emerge da ogni suo discorso | è tutto gonfio del suo io | pensare esclusivamente al proprio io | è tutto concentrato sul suo io | il culto esagerato dell'io | è un egoista che pensa solo al proprio io | mette il proprio io davanti a tutto | nel proprio io chissà come soffriva | quell'io che già tra selve e tra pastori / di Titiro sonai l'umil sampogna [Caro]
2 filosofia (specialmente con iniziale maiuscola) il soggetto che ha personalità e coscienza di sé, contrapposto al mondo esterno, al non io
3 psicologia (specialmente con iniziale maiuscola) organizzazione unitaria delle esperienze soggettive, acquisita gradualmente attraverso i rapporti con gli altri e il mondo circostante
4 psicologia (specialmente con iniziale maiuscola) in psicoanalisi, la più coerente delle tre istanze psichiche, che ha la funzione di adattare l'individuo alla realtà esterna mediando le pulsioni dell'Es e le esigenze del Super–Io
SINGOLARE | PLURALE | |
MASCHILE | io | — |
FEMMINILE | — | — |
SINGOLARE | |
MASCHILE | io |
FEMMINILE | — |
PLURALE | |
MASCHILE | — |
FEMMINILE | — |
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pronuncia: /ˈio/
pronome
* pronome personale maschile e femminile di prima persona singolare; nell'uso letterario è troncato in i', e nell'uso toscano, in posizione proclitica, è troncato in e'
1 è usato dalla persona, o dalla cosa personificata, che parla per riferirsi a sé stessa; il plurale è noi; si usa solo in funzione di soggetto, nei casi obliqui gli corrispondono la forma tonica me o le forme atone me e mi io lavoro di sera | questo l'ho fatto io | io sono stanco | io vado | io vengo
2 è generalmente sottinteso quando la persona è chiaramente indicata dalla forma verbale vengo lunedì | ci vado da solo | torno subito | vado via | sto parlando | verrò presto | vengo subito
3 si esprime sempre, per evitare ambiguità, quando il verbo è al congiuntivo no, che io sappia | è opportuno che io vada via | non credi che io abbia ragione | è meglio che io vada | credi che io non sia stanco? o in frasi ellittiche in cui il verbo è sottinteso chi ha parlato? — Io | ricco io? | chi è disponibile? — Io | tu hai capito? io no | e allora io?, quando i soggetti sono più di uno i miei amici ed io | io e il mio amico ce ne siamo andati | mio padre e io abitiamo vicini | né io né voi lo sapevamo | voi potete permettervelo, io no | io e te andremo in vacanza in Grecia | lui e io finiremo il lavoro | né io né voi siamo responsabili | io e mio fratello siamo diversi, nelle contrapposizioni e nei paragoni, soprattutto quando il verbo non sia ripetuto dillo tu, io preferisco tacere | non puoi avere tante preoccupazioni quante ne ho io | io l'ho fatto, non lui | io ho risposto meglio di lui | tu lo puoi fare, io no | io sono stato più sincero di te | tu ne sai quanto ne so io, con valore enfatico, in inizio di frase io sì che so com'è andata | io farò così, tu comportati come credi | io troppe volte in giovinezza risi [Sbarbaro] e, in genere, quando si vuole dare al soggetto una particolare evidenza pensi che io non lo ricordi? | credeva che io non lo conoscessi | l'ho visto io stesso | voglio venire anch'io | nemmeno io ne sono sicuro | proprio io devo farlo? | io ti dico che non è vero | lo farò io! | io, dire una cosa simile? | io non ne ho nessuna colpa | io non c'entro | ci penso io | te lo do io, il motorino
4 posposto al verbo o in finale di frase per dare enfasi al soggetto e allo stato in cui si trova, o per esprimere minaccia più o meno vaga, aspirazione, desiderio e simili vedendo io tutto quel disordine … | penso a tutto io | ti insegno io a fare il gradasso! | sono io che ci vado di mezzo | gli insegno io a fare il furbo! | ci son qua io per aiutarti | potessi essere io come te! | glielo farò vedere io | te la farò vedere io | ma, dico io, non si potrebbe … ? | glielo spiegherò io | potessi avere io la tua età | studia, te lo dico io! | vorrei essere io al suo posto | verrò io | ci vado io | so io cosa ci vorrebbe | avessi io la sua intelligenza! | ve lo dico io! | so io quello che ho sofferto | sono io la vittima | so ben io ciò che ci vorrebbe per lui | riuscissi a farlo io! | gl'insegnerò io come deve fare
5 si rafforza mediante un aggettivo o un avverbio, specialmente da stesso, medesimo, anche, neanche, nemmeno, proprio, appunto, solo, solamente, perfino e simili proprio io dovrei farlo? | io stesso ne sono convinto | sono stato appunto io a dirlo | vengo proprio io | lo vidi appunto io! | non sono stato informato nemmeno io | e proprio io dovrei andarci? | verrò io stesso | lo farò io stesso | io, per me, non so cosa farci | anch'io lo saprei fare | non vengo nemmeno io | non lo so nemmeno io | neanch'io potrei dubitarne | neppure io sono stato invitato | neanch'io ero stato informato | io medesimo posso garantirlo | vengo io stesso | glielo dirò io stesso | vengo anch'io | proprio io ho vinto
6 può avere anche funzione di complemento predicativo del soggetto con i verbi copulativi essere, sembrare, parere ecc. quando il soggetto è sempre la prima persona
7 è ripetuto all'inizio e alla fine della frase, per dare maggiore efficacia all'affermazione, per renderla più energica io l'avevo detto, io! | io debbo subirne le conseguenze, io! | io vi andrò, io! | io devo fare tutto, io! | io il ti so dire io [Boccaccio]
SINGOLARE | PLURALE | |
MASCHILE | io | noi |
FEMMINILE | io | noi |
SINGOLARE | |
MASCHILE | io |
FEMMINILE | io |
PLURALE | |
MASCHILE | noi |
FEMMINILE | noi |
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Locuzioni, modi di dire, esempi
che so (io) = formula incidentale, attenuativa: e altro, e altre cose dello stesso genere aveva ogni ben di dio e che so io || dico dico io = si dice per sottolineare un passaggio del proprio discorso ma, dico, è così che ci si comporta? || Io egocosmico = psicologia fase evolutiva dell'Io in cui non c'è ancora una netta distinzione tra l'Io embrionale e gli oggetti. || non sono più io = si dice alludendo a mutamenti, per lo più negativi, nello stato di salute, nelle condizioni di spirito, ecc. voi mi levate sì, ch'i'son più ch'io [Dante] || se ciò che dici è vero, allora non sono più io = si dice per esprimere assoluta incredulità; || non voglio essere più io se domani stesso non te lo restituisco = modo familiare di garantire, assicurare, e simili || Io assoluto = filosofia negli sviluppi della filosofia di Kant: l'Io trascendentale || io come io = da parte mia || Io empirico = filosofia la singola individuazione distinta dall'Io trascendentale || Io narrante = letteratura nel linguaggio della critica letteraria, il personaggio che, in un romanzo o in un racconto, espone in prima persona i fatti della narrazione || Io penso = filosofia lo stesso, ma meno comune, che Io trascendentale || io son io e tu sei tu, = si dice per sottolineare una differenza di carattere, grado, condizione sociale e simili fra noi e altri oppure per per sottolineare differenze di carattere e di opinione || io sottoscritto = burocrazia formula iniziale di domande, comunicazioni, dichiarazioni, autocertificazioni e simili seguite da firma o comunque dal nome dello scrivente e scritte alla 1ª prima persona singolare || Io trascendentale = filosofia nel pensiero di Kant: soggetto pensante che non coincide con il singolo io empirico, ma gli è immanente e garantisce l'unità del pensiero di tutti gli individui; è detto anche Io penso || io, per me … = quanto sta a me, per conto mio || nel proprio io = dentro di sé, nell'intimo nel proprio io sa di avere sbagliato || non Io = filosofia secondo Johann Gottlieb Fichte (1762-1814): ciò che è distinto dall'Io o gli si contrappone; il mondo degli oggetti, delle cose esterne alla coscienza || non io! = recisa negazione || non sono più io se … = esprime certezza assoluta di fare qualcosa non sono più io se non consegno entro stasera || pensare solo al proprio io = pensare solo a sé stesso || te lo do io! = espressione di minaccia, anche scherzosa te lo do io il cinema!
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inzuppabile (agg.)
inzuppamento (s. masch.)
inzuppare (v. trans.)
inzupparsi (v. pron. intr.)
inzuppato (part. pass.)
io, Io 1 (s. masch.)
io 1 (pron.)
io 2 (s. femm.)
Io 2 (s. femm.)
Io 3 (simb.)
I/O 4 (sigla)
io– 5 (pref.)
io–, –io 6 (pref. e suff.)
–io 7 (suff.)
–io 8 (suff.)
iobacco (s. masch.)
iobranchiale (agg.)
iochroite (s. femm.)
ioco (s. masch.)
iocrinide (s. masch.)
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