49. per es. Bella notte, amico (sottint. è una ecc.). Leopardi. – Buon per te che sei stato disingannato in tempo! (cioè è buono, è bene per te). Manzoni. Così nei saluti: buon giorno! addio! nelle imprecazioni: alla malora, via, presto (sottint. va andate ecc.); nelle descrizioni di cose che accadono e si suocedono rapidamente, e in generale nel parlare sentenzioso ed energico.

50. Quinci un romoreggiare, un riso, un giubilo (sottint. sorse), Che d’allegrezza empia le sale e gli atrii. Caro. E così spesso dopo avverbii di tempo o di luogo allora, qui, su, là, giù ecc. e dopo l’interjezione ecco (vedi P. I, cap. XVI, § 20; cap. XX, § 24; cap. XXV, § 5). Talora invece di ripetere il predicato verbale gli si sostituisce il verbo fare. Non altrimenti Tideo si rose Le tempie a Menalippo per disdegno Che quei faceva (si rodeva) il teschio e l’altre cose. Dante.

Oggetto
51. Dicesi oggetto quella cosa o persona, nella quale passa l’azione del soggetto; e può essere o un sostantivo o un’altra parte del discorso sostantivata. (Quanto alla proposizione oggettiva vedi più oltre in questa P. II ). Ma perchè l’oggetto sia veramente tale, richiedesi che esso resti affatto fuori dell’azione, e stia in contrapposizione col soggetto stesso (come significa appunto la parola oggetto).

52. P. es. se dico io lodo i buoni, colla voce i buoni esprimo un vero oggetto, perchè i buoni non entrano in alcun modo nell’azione di lodare, e restano come di contro a me, che fo tale azione. Quindi non possono avere un vero oggetto altro che i verbi transitivi (vedi P. I, cap. XXIII). Cangiandosi il verbo in passivo, l’oggetto diviene soggetto, p. es. i buoni sono lodati da me.

Oggetto apparente
53. Spesso l’oggetto non è veramente tale, ma ne ha l’apparenza. Esso allora, anzichè ricevere l’azione dal soggetto, determina soltanto la maniera di quella, o denota il mezzo e l’occasione con cui si compie. Si distingue dal vero oggetto, perchè può risolversi con una frase avverbiale.

54. P. es. vincere una battaglia vale quanto vincere in una battaglia; giuocare una partita vale giuocare durante una partita, in una partita, o simile; cavalcare una mula significa propriamente cavalcare sopra una mula o per mezzo di una mula ecc.; correre il palio denota correre per (ottenere) il palio ecc.; salire un monte importa salire sopra o per un monte; parlare una lingua è come dire parlare in una ecc. – Perchè non sali il dilettoso monte? Dante.



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