525. Con la cong. conciossiachè (conciossiacosachè) si può usare anche il congiuntivo. Lo sprezzar la gloria e l’onore .... è un gloriarsi .... sopra tutti gli altri; conciossiachè niuno di sano intelletto rifiuti le care cose. Casa.

526. Le congiunzioni causali possono talora costruirsi anch’esse col congiuntivo, quando cioè dipendono strettamente da una proposizione negativa o interrogativa. Vedi questo cap., § 16.

Nelle proposizioni condizionali
527. Nelle proposizioni condizionali (vedi P. II, cap. VI, § 10) si adopera l’indicativo, quando la condizione è presa in modo assoluto e certo (colla cong. se); si adopera il congiuntivo, allorchè la condizione è incerta, dubbia e ristretta (colle altre congiunzioni purchè, qualora, nel caso che ecc., dove e quando in senso condizionale).

528. Anche se, quando ha il senso di purchè, qualora, regge il congiuntivo. Se siate stati in cosa alcuna negligenti, subito vi supplite. Pandolfini.

529. L’indicativo si cambia in congiuntivo (imperf.), quando la prop. principale contenga un modo condizionale. Vedi più sotto, § 27.

Nelle proposizioni concessive
530. Nelle proposizioni concessive si usa regolarmente il congiuntivo (colle cong. benchè, sebbene, se ecc.). Vedi P. II, cap. VI, § 12.

531. Talora per eleganza, ma con molta parsimonia, si potrà usare anche l’indicativo. Quantunque il re Agramante non abbonda Di capitani, pur ne finge e sogna. Ariosto.

532. Si usa sempre l’indicativo, quando la congiunzione serve di passaggio fra un membro e l’altro del periodo. Vedi il cap. seguente, § 11, capoverso terzo.

Nelle proposizioni di maniera e guisa
533. Nelle proposizioni di maniera e guisa dopo come o secondochè si usa l’indicativo (vedi P. II, cap. VI, § 16); dopo le altre congiunzioni quasi, quasichè, come se, senza che ecc. si usa il congiuntivo (vedi loc. cit.).

534. Oltrechè, oltre di che, può costruirsi coll’un modo quanto coll’altro, ma oggi più spesso coll’indicativo (vedi P. II, cap. VI, § 17).



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