329. Inoltre si usa il quale, quando la sentenza o il periodo abbiano già molti che o cui, onde l'aggiungerne un altro porterebbe oscurità o stento o cattivo suono.
Chi
331. Si accorda regolarmente col maschile, ma nell'uso parlato anche col femminile. Chi è bella nasce maritata. Giusti, Proverbii.
332. Si usa anche dopo come invece di colui o quello: Alcuni andavan gettando le lor semente a malincuore, come chi arrischia cosa che troppo gli preme. Manzoni.
333. È raro che la parte relativa (che) di chi sia oggetto o termine, amandosi meglio sostituire le forme sciolte colui che, uno che. Non son colui, non son colui che credi. Dante. - Pur se ne trovano esempi così negli scrittori come nel vivente parlare. - Io non son forse chi tu credi. Petrarca. - Negasti il suo a chi (a colui al quale) si doveva. Segneri. Non si potrebbe per altro costruire il chi in reggimento diverso da quello, in cui sta colle parole antecedenti, p es.. Parlo di chi (di colui al quale) tu facesti ingiuria.
Chi in frasi interrogative
334. Chi in frasi dichiarative, dubitative, interrogative, esclamative, prende il senso di qual persona sing. e plur. Va su e guarda fuor del muro a piè di quest'uscio chi v'è e chi egli è. Boccaccio. - Chi è la damigella? Boccaccio. - Chi siano o chi non siano, non fa niente. Manzoni. - Così usato chi può essere tanto soggetto, quanto oggetto e termine; p es. Chi hai veduto? oh chi veggo! Non so chi pregare. Guarda di chi tu hai paura!I nostri siti
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