Harakiri
E sempre in tema di modi di dire, chi non conosce il significato figurato di fare harakiri?
Prima di occuparci del significato metaforico dell’espressione, che in senso proprio indica il suicidio dei samurai giapponesi i quali — per motivi di onore — si tolgono la vita squarciandosi il ventre con la spada, ci preme soffermarci sull’esatta grafia del termine, che è con l’ hiniziale, harakiri, appunto, o se si vuole italianizzare, carachiri, come suggerisce il DOP, non con il k, come molto spesso, per non dire sempre, si vede scritto sulla stampa. Ma tant’è.
Fare harakiri, dunque, in senso figurato si dice di colui che — senza un motivo apparente o per lo meno senza motivazioni plausibili agli occhi di altri — decide la propria rovina economica, morale e di carriera. Tizio ha fatto harakiri, cioè si è tolto di mezzo rinunciando volontariamente alla propria fortuna.
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