Defaticare e defatigare
«Gentile dott. Raso,
sto leggendo il suo libro “Un tesoro di lingua” che ho scaricato dalla rete: superlativo! Sto imparando molte cose che credevo di sapere...
Vi ho riscontrato, però, un piccolo “neo" (per ora, per lo meno) nella sezione del lessico (defatigante e defaticante): lei scrive che i verbi “defatigare” e “defaticare” hanno significati distinti. Il primo sta per “stancare”, il secondo per “togliere la stanchezza, la fatica”.
Incuriosito, perché nelle cronache sportive ho sempre letto defatigare e mai defaticare nell'accezione da lei segnalata, ho consultato il vocabolario Treccani in rete e, con mia sorpresa, ho letto che “defaticare” è variante non comune di defatigare. I due verbi, insomma, sarebbero sinonimi. Data l'autorevolezza del Treccani... Come si discolpa?
Con viva cordialità.
Tiberio G.
Lecce»
Caro amico,
non devo discolparmi di nulla. Come ho scritto nel libro i due verbi hanno origini diverse e, quindi, significati diversi. Il fatto che il Treccani dissenta non vuol dire nulla.
Defaticare, comunque, non è a lemma in tutti i vocabolari (alcuni cadono nello stesso “errore” del Treccani). Lo registrano, con l'accezione da me riportata, il Sandron, il Devoto-Oli e il Gabrielli (clicchi su defatigare e defaticare).
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