I labbri e le labbra
Riteniamo utile ricordare che il sostantivo labbro appartiene alla schiera dei così detti nomi sovrabbondanti, abbonda, cioè, di due plurali, uno maschile l’altro femminile: i labbri e le labbra. Ma non si adoperano a casaccio.
Il maschile per l’uso figurato: i labbri della ferita; il femminile per quello proprio: una bocca con le labbra carnose. Questa regola non ammette eccezioni. Qualche scrittore, però, la trasgredisce: «La Fata gli diede la pallina, e Pinocchio, dopo averla sgranocchiata e ingoiata in un attimo, disse leccandosi i labbri...» (Carlo Collodi).
Vediamo cosa dice, in proposito, il dizionario Sabatini Coletti in rete:
labbro
[làb-bro] s.m. (/pl.f./ /labbra/ /nelle accez. 1, 2, 5/; /pl.m./ /labbri/ /nelle accez. 3, 4/)
1 Ciascuna delle due pieghe cutanee che delimitano l'apertura della bocca: /l. inferiore, superiore/ || /l. leporino/, nome comune della cheiloschisi || fig. /leccarsi le l./, gustare (o pregustare) una cosa squisita
2 (/spec. pl./) La bocca in generale, soprattutto come organo della parola || /leggere sulle l./, seguirne il movimento per capirne le parole | /pendere dalle l. di qlcu./, ascoltarlo con estrema attenzione
3 Bordo, margine di una ferita
4 Orlo in rilievo di un recipiente o di altro
5 anat. (/al pl./) Pieghe cutanee degli organi genitali femminili esterni: /grandi, piccole l./
• accr. labbrone | dim. labbretto, labbrino, labbruccio
• sec. XIII»
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