L'olometro

La parola proposta oggi, da questo portale, e non attestata nei vocabolari dell'uso è: olometro. Apparecchio atto a misurare qualsivoglia cosa, in particolare l'altezza dei monti e la distanza dei corpi celesti.

Leggiamo nel Tommaseo-Bellini:
«S. m. La def. nell'es. Cerq. Bald. Vers. pros. 497. Abele Fullonio (D. C. 1559). gentiluomo francese, scrisse della fabbrica ed uso dell'olometro; così detto dall'esser atto a misurare tutte le cose. Gr. Ὅλος. Cont.Ceredi, Disc. idr. 48. Non ho mai voluto dare fede alle tante promesse d'Abel Fulone cameriere del re Francesco vecchio di Francia, fatte nel principio del trattato del suo ingegnosissimo Olometro; ove allega l'autorità del re istesso come testimonio di vista».

20-05-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Un bemmione

Ecco un altro vocabolo che ci piacerebbe fosse lemmato nei vocabolari dell'uso: bemmione. Sostantivo maschile, usato in senso scherzoso, riferito a una persona di grande qualità e di altissimo grado, un personaggio importante, insomma. Sinonimo di maggiorente, primario e simili.

19-05-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Il pànico e il panìco

Si presti attenzione al vocabolo in oggetto perché cambia di significato e di plurale secondo la posizione dell'accento. Quando questo cade sulla a (pànico) il termine assume l'accezione di paura, di terrore e nel plurale muta la o in i: pànici; quando cade, invece, sulla i (panìco) il termine sta per becchime per uccelli e nella forma plurale prende la desinenza -chi: panìchi.

La regola stabilisce che — in linea generale — i sostantivi in -co nella forma plurale mutano la desinenza -co in -chi se hanno l'accentazione piana, se l'accento tonico cade, cioè, sulla penultima sillaba; ed è il caso, appunto di panìco.

18-05-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink