Mettere i tappeti
«Giovanni, guarda tua moglie, ha messo i tappeti». «Che cosa vuoi dire? Michele, non capisco». «Voglio dire che tua moglie, per la timidezza, è arrossita».
Questa locuzione, mettere i tappeti, che significa arrossire per la vergogna o per altri motivi, è stata relegata nella soffitta della lingua. La rispolveriamo perché ci sembra interessante la sua origine e vorremmo che tornasse di moda nei salotti linguistici.
Vediamo, dunque, come Ludovico Passarini — un maestro dei modi di dire — spiega l'origine dell'espressione. «È frase popolare graziosissima presa dall'uso antico di mettere fuori dei balconi i tappeti rossi in occasione di feste religiose, e quando si faceva la corsa del palio, come nel seguente esempio del Fagiuoli: "(...) il povero Orazio, innamorato dell'Isabella, al solo sentirla nominare, s'era fatto rosso, e la furbacchiotta di Lena lo canzona (...). Aveva poi cercato di dar nell'umore a coloro, a' quali non piacciono le Cicalate, se non odono in essere tagliare il giubbone al terzo o al quarto... mio danno se non gli aveva serviti dall'amico, perché aveva preso di mira cinque o sei e rivedeva loro le bucce, e lavava loro il capo sudicissimamente senza ranno e senza sapone, e senza risparmiargliene, gliele tirava giù alla peggio in modo tale, che non avriano potuto far di meno di non mettere i tappeti (cioè di non vergognarsene quelli)"».
Raccettare
Ancora un verbo relegato nella soffitta della lingua e che ci piacerebbe fosse rispolverato e rimesso a lemma nei vocabolari dell'uso: raccettare.
Chi raccetta che cosa fa, dunque? Nulla di sconveniente, tutt'altro. Saluta gli ospiti, molto cordialmente, e si complimenta con loro.
Il Tommaseo, però, dà al verbo in oggetto un significato non "molto nobile".
Il fanfarista
Come si chiama colui che suona in una fanfara? Non c'è un termine che fa alla bisogna. Potremmo chiamarlo, per tanto, "fanfarista".
Il suffisso -ista, sin dall'antichità, si affigge in italiano a basi lessicali verbali e nominali per formare sostantivi che designano attività, mestieri, professioni. Da arte abbiamo artista; da violino si ha violinista; da fanfara possiamo avere, benissimo, fanfarista
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