800. Anche nella terza persona singolare può aver luogo il reciproco, quando vi sia un nome collettivo. Vieni a veder la gente quanto si ama (cioè quanto gli uomini, compresi nel collettivo gente, si amano fra di loro). Dante.
801. L'un l'altro, l'uno all'altro ecc. bastano a dare senso reciproco alla terza singolare anche non riflessiva. L'un l'altro abbracciava. Dante. - L'un l'altro ha spento. Dante.
Forma passiva
802. La forma passiva propriamente detta è costituita (come dicemmo qui addietro, cap. XVI, § 14) dal participio passato di verbi transitivi, accompagnato dai tempi semplici e composti di essere. Io sono lodato, tu sei stato lodato, egli sarà lodato ecc. 803. Il participio passato prende qui valore d'aggettivo, in quanto si accorda sempre in genere e numero col proprio soggetto (furono lodati o lodate; è stata lodata, saranno state lodate); ma conserva il valore verbale, in quanto prende dall'ausiliare, cui s'accompagna, la determinazione del tempo, cioè esprime il presente, quando l'ausiliare sta in questa forma, l'imperfetto, il passato remoto, il futuro ecc. quando l'ausiliare è imperfetto, passato remoto ecc.
804. Sono lodato indica mi lodano ora, in questo momento: fui lodato vale precisamente mi lodarono e così di seguito. In questa connessione e quasi direi unificazione del participio passato col suo ausiliare consiste la forza passiva, la quale mancherebbe tosto qualora il participio divenisse aggettivo, cioè non corrispondesse più al senso temporale dell'ausiliare.
805. Per esempio, nella proposizione la stanza è dipinta, non si ha il passivo, perchè in essa non diciamo che la stanza viene dipinta in questo momento, che ora la dipingono, ma bensì che la stanza ha pitture, nello stesso modo che, sostituendo un vero aggettivo, si direbbe la stanza è bella, la stanza è ricca.
806. Vi sono però dei verbi, il cui participio involge sempre o può involgere il concetto di azione compiuta (vedi addietro cap. XXI, § 5, nota). P. es. sono ferito (cioè, ho ricevuto una ferita), sono preso (mi hanno preso), sono domato (mi hanno domato), sono battuto (ho ricevuto delle battiture) e molti altri. I tempi composti di tali verbi possono pertanto, se non vi sia equivoco, costruirsi col semplice essere omettendo il participio stato.
807. Essendo l'impero di Roma da' Franceschi (francesi) ne' Tedeschi trasportato (invece di essendo stato), nacque tra l'una nazione e l'altra .... acerba e continua guerra. Boccaccio. - Ella era appunto una città piena d'infiammazione, essendo fondata (stata fondata) da uomini i più feroci e marziali che fossero. Adriani il G.
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