102. Che diamine si vanno macchinando questi furfanti degli uomini? Leopardi. – Questo bell’edifizio dell’uomo ecc. G. Gozzi. – Molto avevan le donne riso del cattivello di Calandrino. Boccaccio. – Lo spensierato d’Attilio. Manzoni. – Acconsentì il semplice dell’istrice e tutto si disarmò. Firenzuola. – Se a queste locuzioni segue un aggettivo o participio, esso si accorda regolarmente col nome dello persona; p. es. quella bestia del mio servitore meriterebbe d’esser punito.

Possesso
103. La persona o cosa, a cui un’altra cosa o persona appartiene come possesso, si costruisce colla prep. di. (A questo complemento corrispondono i pronomi possessivi aggettivi, mio, tuo, suo, altrui ecc. Vedi P. I, cap. VII). Il possesso poi può essere in senso proprio o figurato; p. es. la casa del conte, lo scrigno dell’avaro, i fiori dell’albero, le opere di Dante, te contrade di Firenze, i fogli del libro, le finestre di una casa, i lidi del mare, le spalle di Francesco, i piedi del cane, la verità di una sentenza, la coltura de’ costumi, il dolore dell’animo.

104. Dopo il nome casa gli antichi sopprimevano il di apponendo la persona che la possedeva; p. es. a casa il medico, la moglie, i fratelli ecc. Si può risguardare come possesso anche la parentela o la patria; per esempio, il figlio del principe, la moglie del contadino, un uomo della Liguria, i cittadini di Firenze, Alessandro Manzoni di Milano.

105. Anche da indica spesso la patria; p. es. S. Margherita da Cortona, Leonardo da Vinci. Questa giovane non è da Cremona, nè da Paria, anzi è Faentina. Boccaccio. Vedi nel capitolo seg. i complementi di luogo.

106. Quanto alle strette relazioni fra il complemento di possesso e quello d’interesse costruito con un verbo, vedi il capitolo seguente.

Qualità
107. La qualità o proprietà appartenente ad una cosa o persona si costruisce con di; p. es. uomo di giudizio, di senno, di merito, d’ingegno, di testa, di valore, cosa di momento, di rilievo, di colore. Vi corrispondono gli aggettivi: uomo giudizioso, assennato, degno ecc.

108. Spesso il complemento è determinato da un aggettivo; p. es. uomo di gran giudizio, di alto ingegno, di vasta coltura, di grande ardire, di molto cuore, di bella presenza, di buon animo. La proprietà può esser anche di tempo; p. es. giovine di venti anni, la guerra dei sett’anni, una malattia d’un anno, un travaglio di lunga durata.



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