541. Nessuno è sì compiutamente disingannato del mondo nè lo conosce sì addentro, nè tanto l’ha in ira, che guardato un tratto da esso con benignità, non se gli senta in parte riconciliato; come nessuno è conosciuto da noi si malvagio, che salutandoci cortesemente, non ci apparisca meno malvagio che innanzi. Leopardi. – Non che si guardi a non si far sentire, Perch’abbia alcun pensier della sua vita. Ariosto. – Nè i Portoghesi furon si presti a raccorsi, che sei di loro non ne fossero feriti. Bartoli.

542. Se però una proposizione si afferma come vera in se stessa indipendentemente da chi la ignora o la nega, o come una massima generale, conserva l’indicativo, non ostante la sua dipendenza grammaticale. Questa signora non dee sapere che l’ucciso è il suo figliuolo (il figlio è ucciso, ma la signora non lo sa). Segneri. – Non sapeva che i cieli gli destinavano morte mille volte più miserabile (quella morte è sicura per lo scrittore, benchè ignorata dal soggetto della propos. principale). Guerrazzi.

543. Chi non sa che quasi tutti i piaceri vengono più dalla nostra immaginativa che dalle proprie qualità delle cose piacevoli? Leopardi. – Non sapete voi che questo paese è netto pieno di malandrini? Sacchetti. E così in generale, quando l’interrogativa, come qui, equivale ad un’affermativa (Tutti sanno, Voi sapete). In quel luogo dantesco io non so chi tu sii nè per che modo Venuto se’ quaggiù, l’uso dell’indicativo, benchè irregolare, si spiega dal fatto che il C. Ugolino vedeva Dante lì davanti a sè, mentre poi non sapeva chi fosse.

I tempi nelle proposizioni subordinate
544. Già nella P. I della Sintassi (cap. XVII-XIX) abbiamo parlato in generale dell’uso de’ tempi, considerandoli più specialmente nelle proposizioni principali.

545. Ora ci restano da vedere le leggi di certe relazioni fra un tempo e l’altro, che hanno luogo nel complesso di due proposizioni, delle quali l’una dall’altra dipenda. Considereremo anche qui prima l’indicativo, poi il condizionale, e finalmente il congiuntivo, tacendo de’ nomi verbali che servono alle proposizioni implicite, poichè ne abbiamo già trattato abbastanza, e perchè, potendosi essi risolvere or nell’uno or nell’altro di que’ modi, non hanno regole proprie e speciali.



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