L'articolo partitivo indeterminato del
358. La nostra lingua, per significare una parte o quantità indeterminata d'una cosa, usa la preposizione articolata del, della; e così per indicare un numero indeterminato di cose separatamente prese da un dato genere, usa il plurale dei, delle. Si chiamano articoli partitivi e differiscono dai pronomi un poco, qualche, alcuni e sim., perchè sono più indeterminati. Posta la padella sopra il treppiè e dell'olio messovi, cominciò ad aspettare che le giovani gli gittassero del pesce. Boccaccio.

359. Alcuna volta è addivenuto (avvenuto) che per guardar quella (la vita) senza colpa alcuna si sono uccisi degli uomini. Boccaccio. - Cominciarono a poco a poco a farvi delle casette. Giambullari. - E non sono mancati degli amici che hanno dato le soluzioni alle sue sofisterie. Caro. - Allora mandò de' suoi compagni a Bologna e in Lombardia. Fioretti S. Francesco. - Lo zelo fa de' nemici. Manzoni.

360. L'articolo partitivo si usa più spesso coll'oggetto diretto, ma anche col soggetto, specialmente quando il verbo che ne dipende sia intransitivo e anteceda ad esso (vedi qui avanti l'esempio quarto). Si usa pure (benchè sia raro ne' buoni scrittori) dopo le preposizioni con, a e talvolta per. Questo che esso dice ho già udito dire a degli altri. Bembo. Con tai parole e con dell'altre assai Si sono orribilmente disfidati. Berni.

361. Son venuto per del pane. Caro. - Egli parla con delle parole e delle forme di dire che non l'ha nessuno nè degli antichi nè de' moderni. Giampaolaggine. - Diede di piglio a de' sassi. Omelie di San Gregorio. - Assisa sopra la riva con de' fiori in grembo faceva ghirlande. Caro. - Vedrete una piazzetta con de' begli olmi. Manzoni. - Non si deve usare nè dopo da nè dopo di, poichè ne verrebbe cattivo suono.

362. Gli scrittori più eleganti usano di rado dell'articolo partitivo, preferendo, quando si può, il nome senza articoli. Vorrebbesi fare con belle galle di gengiovo (zenzero) e con bella vernaccia. Boccaccio. - Egli s'accorse l'abate aver mangiato fave secche, le quali egli di nascosto portate vi aveva e lasciate (invece di delle fave). Boccaccio. - Donatile doni quali a lei si confacevano. Boccaccio.



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