La scooter
Lucca, muore dopo 20 giorni di agonia il pensionato ucciso dalla scooter pirata. Così titolava un giornale a diffusione nazionale.
La stampa — ignorando le raccomandazioni della Crusca — continua imperterrita ad adoperare forestierismi quando ci sono termini omologhi italiani. Il bello, oltre tutto, è che li sbagliano anche.
Scooter, adoperato in italiano, è di genere maschile. Leggiamo, infatti, nel vocabolario Treccani in rete: «scooter ‹ skùutë › s. ingl. der. del gergale (to scoot «guizzare via» (pl. scooters ‹skùutë<∫›), usato in ital. al masch.».
Dappresso e davanti
Il primo vocabolo si può scrivere anche in due parole: da presso. Mai con l'apostrofo (d'appresso). Il secondo, preposizione impropria, si costruisce regolarmente con la a: abito davanti a lui.
Si sconsiglia l'impiego della preposizione unita direttamente al sostantivo: passavo davanti la casa; meglio davanti alla casa. La medesima regola vale per dinanzi e checché ne dicano certi vocabolari la di non è geminante, vale a dire non fa raddoppiare la n (*dinnanzi).
L'errore è dovuto, probabilmente, per un accostamento analogico con innanzi il cui rafforzamento sintattico (raddoppiamento della n) è solo apparente perché la doppia n risulta dalla fusione di in e dalla locuzione latina in antea già contratta in nanzi (in + in antea = in nanzi = innanzi); dinanzi deriva, invece, dalla fusione di di e di nanzi = dinanzi).
Inferto e inferito
Entrambi i termini sono participi passati del verbo inferire, che ha due accezioni diverse: causare danni o ferite, sia morali sia fisiche e arrivare a una conclusione, quindi dedurre, desumere.
La coniugazione è la medesima tranne che nella prima persona singolare e nella terza plurale del passato remoto e, appunto, nel participio passato.
Avremo inferto, quando il verbo sta per provocare danni e inferito quando vale dedurre: il malvivente gli ha inferto cinque coltellate; dalle indagini svolte la polizia ha inferito che l'uomo era estraneo ai fatti.
Quanto al passato remoto avremo infersi e infersero nell'accezione di cagionare danni; inferii e inferirono nel significato di dedurre.
Un'ultima annotazione. Inferire è un quasi sinonimo di infierire in quanto i due verbi hanno sfumature diverse; inoltre il primo è transitivo, il secondo intransitivo.
Interessantissima, in proposito, l' «opinione» del Tommaseo.*
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