Il bisturi? Viene da Pistoia

Ci sembra interessante scoprire perché il coltello che adopera il medico chirurgo per incidere le parti molli del corpo prende il nome di “bisturi”. Ci affidiamo totalmente a Aldo Gabrielli.
«(Il bisturi) dal francese “bistouri”, è, secondo la piú credibile etimologia, parola di origine italiana ritornataci, come parecchie altre, con etichetta francese; essa vien da “Pistorium”, nome latino di Pistoia, dove nel medioevo esisteva una famosa fabbrica di coltelli e coltellini a doppio taglio, detti appunto “pistorienses” (cioè, pistoiesi); di qui l’antico nome ‘pistorini’ dato a codesti coltelli, corrotto poi in ‘bistorini’ o ‘bisturini’, che i Francesi tradussero in “bistouri”.
Siccome vano ormai sarebbe proporre gli antichi nomi italiani, si lasci pure “bisturi” (o “bistori”), ma si pronunci sdrucciolo, e non tronco, secondo la pronunzia francese.
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26-01-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Gli assoli? Perché no!?

Chissà perché la totalità (?) dei vocabolari considerano il sostantivo e aggettivo “assolo” (brano musicale eseguito da un solo strumento o da una sola voce) invariabile: l’assolo, gli assolo.
A nostro modo di vedere il vocabolo si può pluralizzare normalmente (gli assoli) derivando dalla locuzione latina “a solo” (‘da solo’ e… ‘da soli’).
In ciò siamo confortati dal Dop, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, che “ammette” il plurale: Dizionario RAI.it
Una ricerca con Googlelibri ha dato un risultato sorprendente: 453 occorrenze per "gli assolo" e 653 per "gli assoli".

25-01-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Insignificante...

Ancora un vocabolo, per l’esattezza un aggettivo, del nostro idioma gentil sonante e puro, per dirla con l’Alfieri, adoperato molto spesso impropriamente con l’ “avallo” dei vocabolari: insignificante.
L’accezione propria del vocabolo è “che non ha alcun significato”, “che non significa nulla” e simili e in senso figurato “privo di carattere”, “privo di sostanza” e simili: è un discorso insignificante; quello scritto è insignificante; è un uomo insignificante. Bene.
Molti lo adoperano, però, “alla francese” con un traslato un po’ forzato: l’azienda ha avuto una perdita insignificante; le ferite riportate nell’incidente sono insignificanti e simili.
In casi del genere – chi ama il bel parlare e il bello scrivere – usi vocaboli che fanno alla bisogna: “perdita lieve, trascurabile”; “ferite di poco conto”.
Insignificante “alla francese”, insomma, si può sostituire con: lieve, trascurabile, di nulla, di poco conto, ecc. a seconda del contesto.

24-01-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink